"Non basta godersi la bellezza di un giardino senza dover pensare che in un angolo ci siano le fate?"
- Douglas Adams

lunedì 14 gennaio 2013

Libero fiore in libero cuore


Prese un fiore e lo lanciò in aria. Non sapeva che fiore fosse, ma ne mmirava la superficie colorata, le venature sottili dei petali, le minuscole curve che ne decretavano l'antica sinuosità. Comprese. Quel fiore era eterno.
Disse: io amo questo fiore.
Guardò il suo corpo nudo e pensò che non sarebbe mai stato bello quanto il fiore. Perché quest'ultimo era un simbolo che si perpetrava nel tempo di un mondo in cui i fantasmi parlavano ai vivi attraverso le loro azioni. La ragazza si stese a schiena in giù sull'erba e guardò il cielo in cui poco prima aveva lanciato il fiore.
Disse: io amo questo cielo.
E il fiore nascondeva tra le pieghe dei suoi petali la storia dell'uomo, la più sofferta delle storie. Si alzò a sedere e vide in lontananza un ragazzo. Si avvicinava a passi lenti e pesanti. Le sembrò molto stanco. Non c'era nulla attorno a loro. Solo prato e fiori. Centinaia di tonalità diverse sullo sfondo azzurro dell'infinito. Alzò la mano e la sventolò per farsi notare dal ragazzo. Egli la vide. Anche il suo corpo era privo di indumenti, ma nessuno dei due provava pudore. Erano indifferenti da tutto ciò che normalmente limitava l'esprimersi dell'essere umano. Egli le fu di fronte e le sorrise. Sono tanto stanco, disse.
La ragazza gli fece segno di sedersi accanto a lei.
Che cosa ti turba, gli chiese?
Il mondo, rispose lui.
È tutto qui, il mondo. Non c'è niente di cui preoccuparsi. Vedi...
E gli indicò la distesa verde e sterminata di fronte a loro.
Il ragazzo allungò una mano e le fece una carezza, lentissima e delicata. Non intendo questo mondo. Non è reale ciò che vedi.
Non è reale?
Il ragazzo scosse la testa e la baciò sulla fronte. È un sogno, le disse. È la nostra idea di libertà. Ma ti sveglierai e sarai nel mondo, quello vero. E ti alzerai dal letto e ti preparerai per andare a scuola. E avrai dei vestiti perché farà freddo. Non incontrerai prati sterminati e distese di fiori durante il tragitto. Resterai chiusa per sei ore in un edificio ad ascoltare le idee degli uomini e delle donne del passato. Quasi sicuramente non ti chiederanno di esprimere la tua, di idea. Pretenderanno che una volta tornata a casa ti metta a studiare ancora e ancora. Ma non è la scuola, il problema. È questo non essere liberi. Mi capisci? Non potrai essere come sei ora, là fuori. Avrai delle barriere. Tutta la vita.
La prese delicatamente per il mento, le alzò il viso e la baciò.
E lei sentì tutto il calore del sole esploderle sulle labbra.
E dentro, nel corpo. E risaliva per le mani, sulle dita, sui polpastrelli. Un brivido caldo che non credeva sarebbe mai stato possibile provare ancora.
Io non voglio avere delle barriere, disse la ragazza sottovoce mentre si staccava dal bacio. Voglio essere così come sono adesso. Perché non è possibile? Sono sicura, dentro di me, che si è nati per questo e per nient'altro... Lo sento come sento il calore della tua mano sul mio viso...
Lo guardò negli occhi, e per un po' lui non disse nulla.
Sei un po' meno stanco, ora? gli chiese dopo qualche tempo.
Le sorrise. Sì, grazie a te. Toccarti è come percepire ancora quella speranza di libertà che sentivo una volta e che ora non sento più. Facevo spesso questo sogno. Poi mi sono stancato di sognare e basta, volevo che diventasse reale. E non lo diventò. E non lo diventerà. Ecco perché i miei passi erano pesanti e affaticati. Sono gravato dal pensiero che non sarò mai come sono in questo momento, e che una volta morto non avrò più la possibilità di essere. Credo che alcune delle persone più sensibili lo capiscano e non ce la facciano a sopportare l'idea.
Le prese una mano e la se la portò dolcemente al cuore. Le disse: crediamo che tutto risieda qui. I sentimenti, le emozioni. Non so se sia effettivamente così, ma è l'unica cosa che si senta battere da dentro di noi. È così potente, se ci pensi. È un'emozione talmente grande, sentire il cuore di un'altra persona che batte forte, soprattutto se batte più veloce perché è con noi.
Il tuo batte velocissimo, disse lei.
E il ragazzo rispose: grazie a te.
Lei lo abbracciò e rimaserò così, stretti l'uno all'altra, senza conoscersi, senza sapere niente della persona che tenevano tra le braccia. E intanto il mondo svaniva intorno a loro perdendo di concretezza, lasciandoli con il bisogno insoddisfatto di una libertà umana e universale.


di Marco Tamborrino