"Non basta godersi la bellezza di un giardino senza dover pensare che in un angolo ci siano le fate?"
- Douglas Adams

venerdì 21 gennaio 2011

Una vita per un'altra.

Ultimamente, grazie ad una canzone in particolare, mi sono sorpreso sovente a riflettere su questioni di dubbia utilità ma stimolanti per il mio deviato intelletto. Il punto principale si riassume nella frase "Dimmi, uccideresti per salvare una vita?" (Tell me, would you kill to save a life?). Questa riflessione mi porta a fare un rapido elenco mentale delle persone che nella mia vita si riserverebbero questo onore, e con orrore mi sono reso conto che sono parecchie. Troppe. Il problema è che quasi nessuna di queste parecchie persone se lo meriterebbe. Allora perché dovrei fare una cosa del genere? Ho la sgradevole sensazione che consideri la vita degli altri più importante e bella della mia dal punto di vista sentimentalistico. Artisticamente parlando, io sono insuperabile; quindi non tentate nemmeno questa ardua e tortuosa via.
Le persone che si meriterebbero veramente questa cosa da me, si contano sulle dita di una mano. Monca.

E voi? Parliamone.

4 commenti:

  1. Mamma mia quanta allegria!
    Diciamo che, anche per me, non ci sono molte persone che meriterebbero di essere salvate a costo di un'altra vita, ma poi dipende dalla situazione.
    L'altro giorno, il mio prof di letteratura mi chiese "Faresti morire 100 persone, per salvarne una che hai a cuore?", beh io ho risposto di sì. Infondo cosa sono 100 persone a differenza di un mio affetto?
    -ACCi.

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  2. Ma io sono una persona abbastanza allegra in compagnia :P
    La risposta che hai dato al tuo prof è bellissima.

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  3. ModestO, grazie.

    Se ti riferisci a questa frase: "Artisticamente parlando, io sono insuperabile; quindi non tentate nemmeno questa ardua e tortuosa via", era ironica.

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