"Non basta godersi la bellezza di un giardino senza dover pensare che in un angolo ci siano le fate?"
- Douglas Adams

mercoledì 26 gennaio 2011

Dubbi esistenziali

Quando i genitori ti dicono "guardare ma non toccare", lo fanno perché hanno scoperto che giocare a essere Dio non è poi tanto male. Guarda la mela ma non toccarla. E di mangiarla non pensarci nemmeno. Altrimenti guai a te. Guai guai guai. Tu sei giovane, e il libero arbitrio per te è ancora soltanto una parola. Se Eva non avesse colto la mela, potremmo ora decidere quale donna amare? Il nome da dare a nostro figlio? Quel morso è stato il primo passo verso la conoscenza, la nascita della filosofia. Il libero arbitrio. Quello che oggi stiamo perdendo, come se non ce l'avessimo mai avuto. E forse è vero. La pubblicità è lì apposta per ricordarcelo. Compra e sarai felice. Non comprare e sarai uno sfigato. Non pensarci, dice, non sei tu a decidere per te stesso.

La Germania aveva Hitler. L'Italia aveva Mussolini. La Spagna aveva Franco e la Russia aveva Stalin. Noi no. Noi abbiamo la televisione. Abbiamo luci e colori e il Grande Fratello. Dittatura. Pensa a che vestito mettere questa sera, al colore della cravatta, all'auto nuova che da alcuni giorni hai nel garage. Pensa a quanti bei programmi puoi vedere con la televisione. Pensa al telecomando. Te lo spacciano come simbolo di potere. Cambia canale. No. Spegni il televisore. Questo è potere: dire no. Dire basta. Vuoi il libero arbitrio? Spegni tutto, la tua mente funziona anche al buio.

Però non pensiamo.

Non studiamo.

Non leggiamo.

E così andiamo a dormire con un unico dubbio: ma che dentifricio ho usato stasera? Quello alla menta o quello alla fragola? Nel dubbio domani ne compro uno alla vaniglia.



*Ispirato dalla lettura di un libro di Chuck Palahniuk* (N.d.A.) ©

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