"Non basta godersi la bellezza di un giardino senza dover pensare che in un angolo ci siano le fate?"
- Douglas Adams

lunedì 10 gennaio 2011

Trainspotting - Irvine Welsh

Libro decadente, reale, triste, soffocante. Libro che ritrae quello spicchio di una generazione passata, quella generazione che ha conosciuto la droga, prima e più pericolosa fra tutte, l'eroina. Alcuni episodi, però, non mi sono piaciuti. Ad esempio quello di Davie che uccide Alan Venters dopo avergli fatto vedere le false foto dell'omicio di suo figlio da lui perpetrato. Insomma, la crudeltà ha anche un limite? Ti avrà anche trasmetto l'AIDS, ma cazzo, siamo umani. Ah, poi. La volgarità. Lo capisco che è voluta, e io sono il primo a dire che ci deve essere in un libro, specialmente in un libro del genere; ma qui è veramente troppo. Quando parla Franco, poi. In definitiva: non è il capolavoro decantato dal 90% delle persone che l'hanno letto. Non è nemmeno un libro pessimo, e questa via di mezzo non mi lascia la voglia di farne una recensione dettagliata: non ne varrebbe la pena. Al che, mi accingo a concludere. Trainspotting è un libro che va letto, specie dai giovani. Ti vengono i brividi in certe scene; personalmente in quelle dove i protagonisti si bucavano, e dopo iniziavano ad avere tutti quei dolori e problemi. Non incita a drogarsi, ma semplicemente racconta cosa significa esserlo, un drogato. Certe frasi, però, come "prendi il tuo orgasmo migliore e moltiplicalo per venti, non ci arrivi nemmeno al risultato, cazzo" possono essere fraintese. Uno sprovveduto cosa va a pensare? Che bucarsi una volta potrebbe essere figo, così, tanto per provare. Irvine Welsh, da ex tossicodipendente, ha descritto alla perfezione - o quasi - il mondo che una volta lo tormentava. Ma noi, poveri e cretini lettori, non siamo stati tossici, e nemmeno lo siamo. Non abbiamo la stessa percezione di quel mondo, perciò a volte ci appare lontano e sfocato. Leggere Trainspotting, per me è significato paradossalmente leggere un fantasy. È una realtà che lentamente sta svanendo, l'uso di droghe pesanti è ormai assai limitato, mentre personalmente sono per la legalizzazione di quelle leggere. No, non ne ho mai provata una (e non ho in programma di farlo), ma non penso che uno rischi la morte neanche lontanamente se si fa una canna al giorno d'oggi. Vedi Olanda dove sono legalizzate. In conclusione...
... ho trovato più utile Fight Club, sulla stessa scia d'onda.
Sufficiente, forse un po' di più. 3/5

2 commenti:

  1. Mmm mi ha intrigato comunque la tua recensione, io amo i libri un po' volgari, quelli che sono estremamente realistici. Ad ogni modo leggerò e valuterò :D

    Gary sue

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