"Non basta godersi la bellezza di un giardino senza dover pensare che in un angolo ci siano le fate?"
- Douglas Adams

venerdì 2 settembre 2011

Profanazione

Profanato, già. Era l'unica parola che gli sembrava adeguata, ma loro ne avrebbero riso. Gli volevano bene, lo sapeva, e lo avevano accettato nel loro gruppo, ma ne avrebbero lo stesso riso. Ciononostante c'erano cose non ammissibili. Profanavano il senso dell'ordine di qualsiasi persona sana di mente. Profanavano l'idea fondamentale che Dio avesse dato alla terra un'inclinazione sull'asse, in maniera che il crepuscolo durasse solo dodici minuti circa all'Equatore o si prolungasse un'ora o più lassù, dove gli eschimesi costruivano le loro case di cubetti di ghiaccio. Che lui avesse così deciso e quindi avesse detto: «Okay, se capirete come funziona l'inclinazione, potrete capire tutto quello che vi pare. Perché persino la luce ha peso e quando la nota del fischio di un treno cade all'improvviso è per l'effetto Doppler e quando un aereo varca la barriera del suono il rumore che si sente non è applauso di angeli o flatulenza di demoni, ma solo aria che crolla per tornare al suo posto. Io vi ho dato l'inclinazione e poi mi sono
seduto in una delle file centrali della platea per assistere allo spettacolo. Non ho altro da dire, salvo che due più due fa quattro, che le luci nel cielo sono stelle, che se c'è del sangue lo possono vedere gli adulti bene quanto i bambini e che i bambini morti restano morti». Si può vivere in compagnia della paura, credo, avrebbe voluto dire Stan se gli fosse stato possibile. Forse non per sempre, ma per lungo tempo, questo sì, ma forse non si riesce a vivere in compagnia di una profanazione, perché essa apre una crepa nel tuo modo di pensare e se tu ci guardi dentro vedi che laggiù ci sono esseri viventi con occhietti gialli privi di palpebre, vedi che c'è una tenebra che puzza e dopo un po' ti viene da pensare che forse laggiù c'è un intero universo, ma diverso, un universo dove nel cielo sorge una luna quadrata e le stelle ridono con voci gelide e certi triangoli hanno quattro lati e certi altri ne hanno cinque e certi altri ancora ne hanno cinque elevati alla quinta potenza dei lati. In quell'universo potrebbero crescere rose capaci di cantare. Ogni cosa porta a ogni cosa, avrebbe detto loro se avesse potuto. Andate alla vostra chiesa e ascoltate le vostre storie di Gesù che camminava sull'acqua, ma io, se vedessi qualcuno fare lo stesso, mi metterei a urlare e urlare e urlare. Perché a me non sembrerebbe un miracolo. A me sembrerebbe una profanazione.

─ Stephen King, 'IT'

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